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| Wikipedia |
| LHC del Cern di Ginevra |
Scienza e Teologia dovrebbero coincidere.
Scetticismo vaticano per la simulazione del Big Bang
Se la scienza, nell'esperimento del Cern di Ginevra, con la simulazione del Big Bang, va a cercare il come Dio abbia generato l'Universo, dovremmo essere tutti contenti. Mentre c'è chi ha espresso scetticismo come padre Giuseppe Koch, gesuita dell'Osservatorio Astronomico vaticano, tacciando tale ricerca come teorica.
Ci si può chiedere se la Teologia sia altamente legata alla pratica o sia essa stessa solo teorica? Si è visto nei secoli che molte ipotesi e postulati della scienza, quali la legge di gravità, etc. siano diventati realtà. La teologia difficilmente ha spiegato la realtà e le scoperte scientifiche, anzi spesso si è opposta ad esse. Ricordate Galileo? Solo dopo 400 anni è stato riabilitato dalla Chiesa e oggi, Papa Ratzinger l'ha rimandato nuovamente in cantina... Teologia e scienza sono contrapposte, mentre in oriente spiritualità e scienza convergono.
Rincresce poi che il presidente della Accademia Pontificia delle Scienze, Nicola Cabibbo, affermi: "La chiamano 'Particella di Dio', ma con Dio ha niente a che fare". Ma come, non è la stessa teologia ad affermare che l'universo sia la manifestazione dell'Entità Suprema? L'esperimento perciò sembra abbia a che fare con Dio eccome, in particolare con il 'come' l'Entità Suprema abbia prodotto questo universo ...
Pare sia normale curiosità umana indagare i meccanismi della natura per conoscere meglio il progetto cosmologico.
La Teologia non è preparata a questo nuovo salto di qualità della scienza? Invece di criticare l'esperimento, dovrebbe aggiornare la propria teoria per avvicinarla il più possibile alla realtà.
Ci ha tentato in India P.R. Sarkar; le ipotesi da lui avanzate sull'elemento costituente la materia e strumento con cui l'Entità Suprema è in contatto con l'universo fisico, mentale e di conseguenza spirituale, il Microvitum, oggi è solo teoria, ma già risponde a numerose domande e offre soluzioni a problemi scientifici insoluti fino ad oggi. (Vedi: La Rivoluzione Microvita - AM Pub.)
La critica all'esperimento scientifico sembra l'espressione quasi medioevale del 'dualismo' tra materia e spirito, interiore ed esteriore, insito nella nostra cultura, dualismo che contraddice l'unicità dell'esistenza. L'oriente dà una visione più integrata dell'esistenza e dell'universo, in accordo con la scienza, non in contraddizione. La Teologia occidentale avrebbe molto da imparare dalla filosofia orientale e dalla concezione unitaria dell'esistenza, per accelerare il progresso umano, sì scientifico ma anche morale e spirituale.
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2008-09-11 Tarcisio Bonotto
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