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CRISI GLOBALE... e intanto le aziende continuano a chiudere
La chiusura dello stabilimento Indesit a Refrontolo, Treviso è uno di quei mali che la globalizzazione ha prodotto portando alla crisi produttiva l'Italia e alla crisi finanziaria il Pianeta. Aziende come il Gruppo Merloni si muovono per il mondo per fare profitti e certo non creano benessere sociale come si vuol far credere. Oggi tocca a noi, domani ai rumeni, più avanti ai cinesi, poi ai vietnamiti.
Per uscire dalla Crisi Globale, bisogna porre fine a questo gioco della manodopera al ribasso che impoverisce anche gli occidentali e mina i diritti dei lavoratori come la recente vicenda FIAT insegna. Deve finire non perchè improvvisamente siamo diventati tutti comunisti ma perchè la diffusione della povertà sta intaccando la classe media, i commercianti e gli artigiani che chuidono le loro attività a causa della riduzione dei salari, dell'aumento della cassa integrazione e della mobilità.
E' ora che questa classe dirigente che ci sta portando allo sfascio crei leggi per l'incentivazione della produzione ed il consumo in loco. E' ora che chi produce all'estero e vende in Italia paghi "dazio" per il danno che ha creato ai contribuenti Italiani che cacciano i soldi per pagarne i costi sociali.
Continuare a praticare il "Teorema Tremonti": <<salviamo le banche e gli interessi di Confindustria che salviamo l'intero sistema>>, è una follia suicida! Mentre il 70% della popolazione soffre, direttamente o indirettamente della grave depressione economica, il governo premia chi l'ha creata o chi continua a specularci sopra. Intanto il Gruppo Berloni fa i suoi affari e a Refrontolo TV per altre 100 famiglie inizia l'incubo povertà!!! Chi è moralmente in grado di accettare questo modo di gestire la giustizia sociale alzi la mano!!
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