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Un Mondo Possibile

Un Mondo Possibile

Politica, Economia, Cultura e Democrazia Economica
Movimento per la Democrazia Economica
Proutist Universal Italia
Solidarietà per i venti arrestati

Arresti ingiustificati e provocatori

I venti arresti dei militanti Noglobal effettuati per ordine delle procura di Cosenza sono l'ennesima dimostrazione che i fatti del G8 di Genova non sono stati un caso ma uno dei tanti passi intrapresi per criminalizzare il movimento che lotta per denunciare le ingiustizie e le tragedie umanitarie ed ecologiche perpetrate dalla globalizzazione economica neoliberista.
Dopo il successo del Social Forum Europeo di Firenze era chiaro all'opinione pubblica che il Movimento è Pacifista, Non violento e Democratico e che il suo unico obbiettivo è quello di dimostrare che "Un Altro Mondo é Possibile".
Invece di confrontarsi tramite il dibattito con la moltitudine dei
Movimenti, i radicali difensori della globalizzazione economica, hanno voluto ancora una volta continuare nella via della criminalizzazione mediatica e della persecuzione di tutte quelle persone che si oppongono ad un regime globale che favorisce pochi super ricchi e affamano le moltitudini dei popoli.
Ancora più ridicole sono le accuse che hanno portato agli arresti:
"cospirazione politica al fine di turbare l'esercizio di governo e
sovvertire violentemente l'ordinamento economico costituito nello Stato".
Insomma come dire che nessuno può avere un'opinione diversa da quella che lo Stato decide e che non si può manifestare tale dissenso. In quanto alle violenze è tutto da provare visto che ancora le Procure di Napoli e Genova non si sono espresse per i fatti accaduti in queste città.
Riteniamo inoltre assurdo e criminoso l'arresto e le modalità con cui è stato fatto. In più va sottolineata l'inconsistenza delle prove raccolte a carico di questa decisione che se da una parte hanno del tragico, dall'altra, rasentano il comico. Un esempio è
l'accusa fatta a Francesco Caruso di aver tirato alle forze dell'ordine una foglia di cavolo e alla Lidia Azzarita di essere in prima fila (di fronte alle forze dell'ordine) con una zucca in testa ed aver scandito, in sieme ad altri, lo slogan "Con ortaggi e verdura la lotta sarà sempre più dura".
Difendiamo l'operato di quella parte delle forze dell'ordine che come a Firenze si sono rese partecipi e garanti dell'ordine pubbblico evitando qualsiasi pretesto per reazioni di forza. Condanniamo la strumentalizzazione, per fini di parte politica, sia delle forze dell'ordineche della magistratura e ne ribadiamo la piena autonomia. Ricordiamo inoltre, che la differenza dei regimi totalitari da quelli democratici sta proprio nella differenza di utilizzo che si fa di questi due ordinamenti che nel primo caso diventa sommaria, repressiva e non rispettosa dei diritti umani.
Anche se molte volte non abbiamo condiviso le strategie dei gruppi di cui fanno parte gli arrestati ne ribadiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà ed appoggio chiedendone l'immediata scarcerazione.
Inoltre chiediamo che lo Stato, attraverso gli organi predisposti, apra un'inchiesta che faccia chiarezza sulla legalità delle procedure intraprese dalla Procura di Cosenza e dagli altri organismi che hanno partecipato all'inchiesta investigativa.

2002-11-25 Solidarietà per i venti arrestati

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