Nuovi accordi GATS in materia di servizi
La possibilità di una Waterloo per le multinazionali globalizzatrici può essere il fatto che non conoscono più limiti.
Non soddisfatti di imporre degli accordi capestro per il commercio dei beni e dei prodotti, i Big Business ora pensano di fare lo stesso per i servizi, nei nuovi accordi del General Agreement on Trade and Services (GATS -Accordo Generale sui Servizi e il Commercio). I servizi includono il settore finanziario (banche, assicurazioni, pensioni), sanità, telecomunicazioni, costruzioni, viaggi e turismo, le professioni, istruzione e training, corrieri express, energia e servizi ambientali.
Il GATS è parte del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) e ora si appresta ad un nuovo round di negoziati per ampliare il suo raggio di azione. Le Banche di Wall Street e altre compagnie multinazionali, vogliono assicurarsi innanzitutto che i paesi non discriminino i distributori di servizi esteri. Comunque gli USA non permettono a compagnie aeree estere di servire le linee interne americane. Questi tentativi di proteggere le aziende locali sono propri dei paesi più sviluppati e sono un impedimento, negli altri paesi, ai sogni espansionistici delle multinazionali dei paesi ricchi.
Ma le multinazionali vogliono più che non-discriminare. Il loro obiettivo reale è di usare il termine 'non-discriminazione' (parlano di 'accesso ai mercati' e di 'trattamento nazionale') con lo scopo di forzare una deregulation e la privatizzazione. Il loro scopo prioritario in questa strategia è di creare delle situazioni pesanti in molti paesi per dimostrare come le loro normative commerciali (delle multinazionali) sono gli strumenti 'meno restrittivi' per raggiungere obiettivi legittimi.
Che singifica questo? In molte occasioni l'Unione Europea ha suggerito che il sistema federalista USA, con regole sovrapposte di potere decisionale tra stati e governo federale, è un impedimento al commercio. La questione va in questi termini: le compagnie USA con una grossa presenza in tutti gli Stati Uniti, hanno più facilità a gestire separatamente le normative specifiche di ogni stato. Aziende estere più piccole hanno serie difficoltà a negoziare in questo terreno altrettanto facilmente. Quindi l'UE chiede che le normative siano realizzate a livello federale. Possiamo noi sacrificare i diritti di protezione del consumatore a livello statale, come la gestione dei tassi di interesse, interessi sui mutui, sulle pratiche di discriminazione, solo perché queste sono un inconveniente alle aziende europee?
Il vero problema è che non sono un inconveniente per gli europei ma per il commercio. Le compagnie USA sperano di usare il GATS per eliminare le normative negli USA come le multinazionali europee desiderano eliminare le normative negli stati europei.
Al momento le normative GATS sono molto labili, ma l'influenza corporativa sui negoziati in corso tra i paesi firmatari, potrebbe renderle più pesanti e includere un maggior numero di servizi. Che cosa significherebbe per gli USA una maggiore forza del GATS? E' troppo presto per dirlo con certezza, ma da una attenta analisi delle proposte la Prof. Patricia Arnold dell'Università del Wisconsin-Milwakee ha sollevato delle domande che creano dei seri dubbi: Il GATS indebolirà gli sforzi di regolamentazione del mercato finanziario dopo gli scandali finanziari e di gestione contabile?
Già molte aziende estere stanno criticando le conseguenze dell'entrata in vigore della modesta riforma contabile Sarbanes-Oxley, che richiede ai CEO sia esteri che USA, di attestare personalmente la validità delle dichiarazioni di bilancio della loro azienda prima di vendere le loro azioni sulla borsa di NY.
Se Wall Street riesce ad ottenere la parziale privatizzazione della Social Security, il GATS permetterà prima o poi di riportare il programma al pieno controllo pubblico? Il GATS richiede ai paesi contravvenenti se assicureranno diritti pubblici alla distribuzione dei servizi, nota la Arnold, facendo della privatizzazione una strada a senso unico.
Il GATS impedirrà la normalizzazione del settore assicurativo? Le aziende assicurative chiedono che gli accordi per i servizi proibiscano restrizioni per qualsiasi tipo di prodotto assicurativo venga permesso sul mercato.
Questo significherà un bando alle restrizioni legali che obbligano le assicurazioni sulla salute a coprire certe condizioni di salute? Qualcuno sostiene che sono solo scrupoli inutili. Ma se l'esperienza del NAFTA-WTO (North Atlantic Free Trade Agreement tra Messico, USA e Canada) ci può dire qualche cosa, è senz'altro che gli avvocati delle multinazionali utilizzeranno qualsiasi crepa, nelle normative del commercio, per far primeggiare gli interessi delle multinazionali sugli interessi pubblici.
Consideriamo il capitolo 11 sulla 'Protezione degli investimenti' nel NAFTA. In un caso molto vicino a quello che può occorrere nei paese in cui è attivo l'accordo GATS, l'UPS (Corriere espresso) ha denunciato le Poste canadesi che offrono un servizio di 'posta express'. Questo servizio pubblico ha dei sussidi governativi che avvantaggiano le poste rispetto all'UPS, nel mercato dei corrieri express.
Se le poste canadesi vogliono competere nel mercato dei corrieri express, allora devono istituire delle cassette postali diverse da quelle correnti, occupare personale diverso, gestire i pacchi in costruzioni diverse da quelle utilizzate per la posta.
Poichè il servizio postale canadese non teme di affrontare questa ingiunzione ridicola, l'UPS ha chiesto milioni di dollari di risarcimento.
Questo è quello che sta succedendo, e altre aziende si stanno denunciando a vicenda, in diversi paesi, per le normative e le restrizioni di sicurezza, i verdetti delle corti e ogni altra espressione di sovranità domestica.
Ci sono sufficienti casi come questo - e un GATS dominante ne creerà ancora. Questi fatti produrranno probabilmente un colpo di coda che farà crollare l'edificio del WTO-NAFTA.
Ma i danni inflitti nel frattempo saranno molto estesi. Meglio prevenire nuovi accordi che peggiorano il nostro standard di vita e possano riportare indietro quelli presenti.
Per maggiori informazioni su come fermare gli accordi GATS, contatta
Global Trade Watch al www.tradewatch.org.
(traduzione di Tarcisio Bonotto)
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