Un Mondo Possibile

Un Mondo Possibile

Politica, Economia, Cultura e Democrazia Economica
Movimento per la Democrazia Economica
ultime ricerche
tarcisio bonotto
nuovo ordine mondiale
consumismo
... altre ricerche ...
Home > Economia > Compro Debito
RSS Atom stampa
Home
Eventi
Treviso
Massima Utilizzazione
Ecologia
Politica
Economia
Cucina non violenta
Cultura
Editoriali
Libri
Lettere
Approfondimenti
Cambiamenti climatici
Mailing list
MENSCHLICHE WELT
Link
Download
Contatti
Indice per titolo
Indice per data
Indice per autore

Eventi
<< Ottobre 2024 >>
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031 
Compro Debito
Crisi del debito: Le Cassandre hanno ancora ragione

Non si sente che parlare di debito in europa e nel mondo.
"Si acquistano i debiti sovrani dei paesi in difficoltà perche sono più sicuri". Certo, ma sempre debiti sono e se il paese va in dafault?

Nel caso dell'Italia, ci sono 1901 miliardi di debito pubblico, un record. Di questi 1901 miliardi di euro circa 1582 miliardi sono in titoli di stato, il 65,52%, circa 1000 miliardi in BTP a lungo termine (decennale o ventennale) e BoT (a breve termine) circa 8,63%.

Circa 200 miliardi di titoli a medio e lungo termine BTP, verranno in scadenza nel 2012, e 150 miliardi nel 2013.

Le entrate fiscali sono circa 176 miliardi per quest'anno. Chi paga la differenza + gli interessi sul debito di 1901 miliardi di euro che ammonterebbero a circa 70-100 miliardi di euro/anno, dipende dalla manovra attuale?

Cifre da capogiro che nemmeno la crescita più sostenuta, per dirla alla cinese, con due cifre, riuscirebbe a rimettere in careggiata.
Forse come direbbe 'Ricardo', nella sua teoria del vantaggio competitivo, due paesi si possono ancora avvantaggiare dallo scambio di due prodotti specialistici, uno per ciascun paese, ad esempio A. produce automobili e B. produce pane!!... , se: 1. i prodotti da scambiare sono solo due, 2. se non vi sono spese di trasporto, 2. se vi è piena conoscenza dei costi delle materie prime a livello internazionale, ...

Ebbene se l'Italia fosse l'unica a crescere, se riuscisse ad esportare al massimo grado, se riuscisse a produrre tutto in loco per dare la massima occupazione, se non si importasse nulla etc. etc., allora forse riuscirebbe ad avere tali e tante entrate fiscali da poter ripagare il debito pubblico alle banche francesi (550 miliardi di euro) e tedesche (470 miliardi di euro) FMI (250 miliardi di euro) et altri creditori interni...

Siamo già in apmpia RECESSIONE
Altra soluzione drastica? Se l'Italia andasse in default, cioè non riuscisse a pagare il debito estero? Le banche francesi andrebbero in default, quelle tedesche pure, potrebbe esserci un effetto a cascata proprio sul debito.

In tempi non sospetti l'economista Ravi Batra, maestro di sventura qualcuno l'avrebbe definito, ma sembra che lui nelle sue previsioni ci abbia quasi sempre azzeccato, in un suo articolo del 2008, asseriva che il capitalismo sarebbe destinato ad affondare in un "oceano di debiti". A pensare male si fa peccato ma ci si può azzeccare... diceva un famoso politico italiano...

Ebbene se la manovra di 45 miliardi di euro di questi giorni servisse solo a pagare gli interessi del forte debito pubblico italiano, che si farà nel 2012-2013? I Maya forse avevano ragione: non sarà la fine del mondo fisico, della Terra, ma del mondo come noi lo abbiamo conosciuto e si spera che per quella data sia pronta una fattibile alternativa sociale, eocnomica, politica, culturale e spirituale, perchè? Proprio perchè la nostra civiltà ha conosciuto progressivamente, da circa un trentennio, una deriva e decadenza in tutti questi campi nessuno escluso, anzi aggiungiamone ancora qualcuno: ecologico, climatico, intellettuale, morale e via dicendo.

Ma sappiamo bene ormai, come nel '29 che a seguito di una grande depressione economica una grande guerra sembra inevitabile, per rimettere le bocce a posto e ricominciare daccapo. Che ce la mandi buona!

L'unico messaggio che si rivolge ai cittadini, per i cambiamenti climatici in corso è: risparmiare, adattarsi, non sprecare risorse, essere autosufficienti il più possibile...
Sembra che lo stesso si adatti anche in casi di crisi economico-finanziaria: risparmiare, adattarsi, non sprecare risorse, essere autosufficienti il più possibile... e avere una leadership a livello dei compiti che deve svolgere.

Tarcisio Bonotto

2011-08-14 Tarcisio Bonotto

Iscriviti alla Mailing List


annunci pubblicitari





Edicola.org
Capitalismo, Comunismo e Democrazia Economica Notiziario di Cultura Proutista