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Aspetti dell'Integrazione culturale in Europa
Molte le dichiarazioni del fallimento dell'Integrazione...

>> Fallimento del progetto di Integrazione Sociale degli Immigrati
La recente dichiarazione di Angela Merkel che il multiculturalismo in Germania è fallito, segue di circa un anno una simile dichiarazione dell'establishment inglese che dichiarava il fallimento dell'integrazione sociale e culturale degli immigrati.

In Inghilterra infatti, ricca di cittadini di quasi di ogni nazionalità presente al mondo, si sono formate comunità di immigrati che mantenevano le proprie abitudini ed espressioni culturali, confinandosi in vere e proprie isole minoritarie all'interno della compagine anglosassone.
In effetti parlando di integrazione, si tratta in genere di un affare e di un auspicio spesso unidirezionale: la necessità di adattarsi agli usi e costumi inglesi o tedeschi o anche italiani, nel nostro caso. Da noi il fenomeno è ancora agli albori e fra qualche anno forse diremmo la stessa cosa: l'integrazione non ha avuto luogo e si sono formati tanti gruppi minoritari quanti sono i paesi rappresentati.

Che cosa ci può suggerire questo fatto esploso in un momento in cui molti paesi stanno tirando le somme sia sociali che economiche, a causa di una crisi che ci investe tutti. Infatti è proprio nei momenti di crisi che si evidenziano di più le differenze ...

Si può parlare di molte culture diverse identificabili all'interno di un paese particolare?
Ad es. la cultura indiana, francese, tedesca, inglese, italiana, marocchina, cinese etc?

P.R. Sarkar non è di questa opinione, asserisce infatti che la cultura umana è una sola, perché quando una persona è contenta sorride, quando è triste piange a tutte le latitudini..., abbiamo tutti/e le medesime necessità basilari, cambia solo il modo e la maniera in cui vengono espresse.
Infatti usanze, abitudini, linguaggi sono variopinte espressioni della cultura umana dipendenti dal territorio, temperatura, piovosità, in pratica espressioni modellate dall'ambiente in cui si vive.

Per cultura sempre Sarkar intende la somma di tutte le espressioni umane: come ci si veste, si mangia, si discute, ci si sposa, si lavora, etc., non è solo un'espressione di tipo artistico: pittura, scultura, poesia, letteratura etc.

>> Integrazione.
Che cosa succede in genere a due o più espressioni culturali che si incontrano e si scontrano? In genere afferma sempre Sarkar, avviene una sintesi tra i migliori e più forti aspetti delle medesime espressioni culturali a confronto. Vale a dire se nella cultura indiana c'è maggiore profondità di pensiero, rispetto alla espressione culturale italiana o inglese o tedesca, ecco che essa viene assorbita in questo incontro/scontro in una nuova espressione culturale di sintesi.

Un altro esempio: nella cultura islamica è profondo il legame tra i componenti la società, questo aspetto non è presente in molte altre espressioni culturali e verrà perciò assorbito dalla nuova espressione culturale, perché questo è un elemento di eccellenza per sopravvivenza della specie. Così l'espressione religiosa italiana è intrisa di senso missionario, che non è presente in molte altre espressioni religiose. Questo aspetto potrebbe venire assorbito dalla nuova espressione culturale di sintesi.

La società tedesca ha alcuni aspetti interessanti: l'estremo intellettualismo e precisione mentre negli italiani prevale il senso del 'si ma dai". Un risultato di ciò potrebbe essere che il vocabolario della lingua tedesca possiede circa 550.000 termini mentre quello italiano solo 180.000. In effetti usiamo un termine linguistico per connotare più di un elemento... mentre la lingua tedesca per la sua precisione può essere adottata per parlare di filosofia...

Nelle diverse espressioni culturali vi è un diverso dinamismo, un'elevazione e profondità diverse, quindi l'incontro tra le culture non può essere che utile per abbracciare tutti i loro aspetti benefici che possono dare lustro alla espressione umana.

>> Ma che succede quando arriviamo al piano della dura applicazione sociale?
In effetti è difficile che si integrino totalmente le generazioni immigrate, creeranno delle enclavi, delle minoranze nella nuova società perché nate in contesti completamente diversi.

E' toccato anche a me vivere in Germania per circa un anno. Pur ritenendo molti aspetti della vita sociale ed economica innovativi rispetto al parallelo approccio italiano, tuttavia non sono riuscito ad accettare alcune impostazioni dello stile di vita locale. Così pure in Inghilterra: quando entrai in territorio inglese, mi sentivo a casa mia. Alcuni aspetti lodevoli, ma non potevo abbandonare l'alimentazione italiana e alcune abitudini...

Passeranno delle generazioni prima che ci si possa adeguare e integrare definitivamente apportando quelle qualità d'eccellenza della propria espressione culturale d'origine.
Dovremmo essere felici che vi sia immigrazione, certo sempre bene programmata, per aumentare la ricchezza del nostro stile di vita. Tutto cambia in effetti su effetto di cambiamenti psicologici, del pensiero e della realizzazione umani. E' caduto il muro di Berlino, il comunismo, crolleranno anche altri miti non in sintonia con lo sviluppo umano, non c'è un paese, un popolo che non debba cambiare stile di vita e apportare delle modifiche alle proprie concezioni e abitudini in questo inizio di terzo millennio.

Anche per gli esquimesi, con la rottura dei ghiacci è cambiata l'abitudine di vivere negli igloo, e cacciare le foche. Ora devono vivere sulla terraferma...

>> La Sharia presente in Inghilterra e Germania
Perché la sharia, la legge islamica, è accettata dalla costituzione inglese ed è stata accettata come legge nazionale per derimere dispute tra islamici in qualche tribunale tedesco? Potrebbe essere lo stesso motivo per cui il nostro ordinamento andrebbe a confliggere con la legge islamica e la comunità islamica sembra più fortemente attaccata alla propria legge che alla costituzione italiana.
Per la legge islamica un marito che picchia la moglie o che punisce la moglie con l'acido in faccia o che uccida la figlia perché si fidanza con un ragazzo occidentale, pur rientrando nelle regole della legge islamica, contravviene l'ordinamento italiano e qui facilmente potrebbe non venire applicata.
In Inghilterra invece la Sharia è stata accettata, sono i tribunali islamici riconosciuti dai tribunali inglesi a proporre le punizioni: fustigazione in piazza dell'adultero, lapidazione per la donna, percosse alla moglie etc.

Certo si dirà gli islamici hanno la propria legge, gli inglesi, gli italiani, i tedeschi, i francesi la propria. Perché gli islamici devono adattarsi alle leggi di altri paesi che non sono certamente perfette?

Anche qui interviene P.R. Sarkar nella sua proposta in quattro punti di Magna Carta per migliorare le nostre costituzioni:
? Protezione delle minoranze
? Accettazione della libertà di Culto
? Salvaguardia di animali e piante
? Salvaguardia e non repressione della lingua madre

Protezione delle minoranze, ci siamo, Accettazione della libertà di culto, ci siamo
Ma certo non possiamo per rispetto alla legge islamica che è definita dagli stessi islamici "naturale", accettare che si picchino le donne o le si ammazzino per motivi che contrastano la legge Sharia.

La nostra Costituzione e leggi, pare che siano più naturlai e più che sufficienti per gestire i rapporti sociali senza conflittualità.

Comunque, vi è un quinto principio, nella lista di P.R. Sarkar relativa alla Magna Carta, che potrebbe risolvere il conflitto tra le diverse leggi, che afferma:
"Se qualcuno dei commi della Costituzione va contro i valori umani saranno i valori umani ad avere la preferenza, perché i valori umani sono più importanti dei valori sociali".

Anche se le leggi occidentali aborrono la violenza, tortura, uccisione di chiunque per reati anche minori, tuttavia come scappatoia non possiamo accettare la legge Sharia, perchè alcuni principi ledono i valori umani: vivi e lascia vivere, il diritto all'esistenza, all'espansione mentale e alla realizzazione personale.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sembra parlare chiaro.
Per questa ragione non è umanamente accettabile la punizione fisica inflitta dalla legge islamica alle donne, né altra forma di violenza o tortura inflitta a chiunque in qualunque paese.

L'integrazione culturale implica un cambiamento certamente da entrambe le parti, sia italiana ma anche degli immigrati, per la creazione di una sintesi culturale alla luce dei valori umani universali.

2010-11-01 Tarcisio Bonotto

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