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AdnKronos

Voto, non voto, voto, non voto...
Aumenta il PdA-partito degli Astensionisti

Sinistra, Destra e Centro. Da 40 anni non cambia nulla e il declino sociale, economico e culturale sembra inesorabile.
Ci chiediamo se valga la pena oggi di votare ancora ed eventualmente chi votare.
Che siano problemi strutturali del nostro sistema politico e cultura democratica a generare questo impasse e immobilismo decisionale nel campo politico e socio-economico?
Oppure una questione culturale, morale della società intera?
Oppure la destrutturazione del sistema economico, che ci sta impoverendo?
Potrebbero essere tutte e tre le questioni messe assieme et altro ancora.

C'è un articolo della Costituzione, Art. 68., che dice: "I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni". In pratica le promesse elettorali possono essere disattese ...

Abbiamo visto che il Parlamento è un luogo dove si parla molto, e si risolve poco e se si risolve i tempi sono talmente lunghi che il povero cittadino rischia di lasciarci la pelle ...

La colpa è dei politici, degli apprendisti politici o dei cittadini che votano? Certamente i politici sono i maggiori responsabili.
Oggi la società italiana sembra divisa in 3 grosse fazioni culturali e politiche; se non si unisce culturalmente l'Italia la conflittualità e i problemi non termineranno. E' un'utopia? Forse ma non ci son molte altre strade perchè come cittadini abbiamo tutti le medesime necessità, che siamo di sinistra, destra o centro, tutti abbiamo bisogno delle medesime minime necessità per vivere, tendiamo allo sviluppo delle nostre potenzialità mentali e aspiriamo a realizzare i nostri obiettivi esistenziali.

Solo che i modi adottati per il raggiungimento di tali obiettivi sono diversi per le 3 fazioni e a tutt'oggi non hanno portato a grandi soluzioni. Purtroppo sono gli stessi approcci adottati dalle diverse psicologie e ideologie delle fazioni (comunismo, destra, e cattolicesimo) che, pur non avendo risolto i problemi degli italiani ci troviamo sul piatto ad ogni elezione e purtroppo non ci rimane altro che accettare quel che ci passa il mercato politico.

Sembra che oggi la gente non ce la faccia più e per questo sta aumentando le proprie fila il Partito dell'Astensionismo. Un messaggio chiaro alla classe politica, ma non troppo. Chi ha la maggioranza relativa vince comunque.

>>Un patentino per votare?
Una cosa salta all'occhio nella scelte politiche: per guidare il motorino c'è bisogno del patentino, per l'automobile la patente, per insegnare bisogna conseguire una laurea, per costruire case per lo meno la scuola superiore. Anche per diventare muratore ci sono degli esami.
Come mai una questione di estrema importanza come le votazioni non hanno un filtro, un esame, un patentino per assicurare che i votanti conoscano le materie su cui vanno a votare e che abbiano una coscienza sociale ed economica minimale?

>>Un collegio elettorale preparato
Sarebbe opportuno istituire un Collegio Elettorale preparato, con una conoscenza di base del diritto, dell'economia, della vita sociale e attraverso un esame i votanti ottengano il relativo patentino per votare.
Ma anche i candidati dovrebbero presentare un programma scritto, che gli elettori possono valutare.

>>La fine del Suffragio Universale?
Se il Suffragio Universale è stata una conquista all'uscita dell'Italia dal sottosviluppo, ora il patentino per votare, potrebbe diventare una conquista del mondo sviluppato, nel quale c'è bisogno di razionalità e maggiore coscienza per decidere chi ci debba amministrare e perché.
Le elezioni diventerebbero una cosa seria.

Tarcisio Bonotto
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2010-03-17 Tarcisio Bonotto

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