Quasi di nascosto e forse premeditata, il giorno dell'insediamento di Obama, si è aperta una nuova fase della crisi finanziaria, secondo gli analisti della Global Research.
Il Dow Jones è precipitato rovinosamente. Il valore delle azioni delle maggiori banche di Wall Street è precipitato. Citigroup ha perso il 20%, La Bank of America il 29% e JP Morgan Chase il 20%. La Royal Bank of Scotland ha perso il 69% a New York.
La grandi istituzioni bancarie affermano di essere fortemente indebitate, ma non dicono con chi. I creditori rimangono un mistero.
Nel corso di diversi anni le istituzioni finanziarie hanno aperto dei fondi privati di investimento, registrati a nome di individui ricchissimi. Quantità enormi di denaro sono state traferite a questi fondi privati, che nella maggior parte dei casi eludono i controlli governativi.
Le più grosse banche americane hanno spostato gran parte degli extra profitti, verso questi fondi privati, edge funds, in conti registrati nei paradisi fiscali, esteri.
I trafesrimenti di denaro sono effettuati elettronicamente, ma non è mai menzionata l'identità dei creditori. Perchè le banche siano indebitate, non si dà a sapere.
Coloro che avevano informazioni interne relative al testo del discorso di Obama e chi avesse avuto l'abilità di "muovere il mercato" al momento giusto ci ha guadagnato sulle transazioni speculative sia di cambio che di borsa. Queste transazioni speculative sono state preordinate? (See Video)
Chi raccoglie questi soldi causati da debiti multimiliardari, in gran parte frutto delle speculazioni finanziarie?
Le grandi banche sono nuovamente in crisi dopo il salvataggio multimiliardario effettuato dal governo Bush. Chi ha incassato questi miliardi di dollari? Questo processo causa una tale concentrazione di ricchezza privata che non ha precedenti.
Chiunque abbia ammassato questi trilioni di dollari prima o poi sarà in grado di acquistare beni reali.
Il giorno dopo le promesse e la speranza del nuovo presidente, le famiglie della classe media americana, e non solo, che hanno investito in azioni bancarie "sicure" realizzeranno che parte dei propri risparmi è stato nuovamente confiscato.(1).
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Matthias Chang nel suo articolo: "La Crisi del Buon Senso: È Così Difficile Capire La Crisi Finanziaria?" (in FutureFastForward.org), spiega in modo semplice e chiaro la posizione dei mercati azionari e dei cambi.
Afferma: "Quando pensiamo in modo naturale ed usiamo il buon senso per risolvere i problemi, giungiamo a delle soluzioni semplici. Molti mi hanno espresso la loro difficoltà a comprendere la complessità dello tsunami finanziario globale e sono ancora confusi sul come prepararsi a scampare la crisi.
Ho cercato di spiegare, in termini semplici, che cosa fossero questi problemi, ma è stato estremamente difficile da parte loro poter accettare i concetti, definendoli "troppo semplicistici". "I meccanismi devono essere per forza più complicati, altrimenti come ci si può spiegare una waterloo globale di queste proporzioni?" si chiedevano.
Le mie considerazioni in merito e alcune definizioni:
1. Ingegneria finanziaria: strategie del gioco d'azzardo
2. Investitori: giocatori d'azzardo
3. Stock & Mercati dei Futures: Casinò
4. Analisti finanziari: Commessi/e dei Casinò
5. Banche/chieri: Disonesti prestatori di denaro altrui (autorizzazione all'attività come prestatrice di denaro, non come Banca che per forza dovrebbe usare il 100% del proprio capitale)
6. Le valute: carta igienica per decreto
7. Mercati dei derivati: Schema Ponzi
Un schema di Ponzi è una forma di struttura piramidale nella quale i primi investitori sono pagati non dai reali profitti, ma coi soldi versati dagli investitori arrivati successivamente. La perpetuazione dello Schema Ponzi necessita di un sempre maggiore flusso di denaro da parte degli investitori. Charles Ponzi, personaggio attraente di Boston, ex-carcerato, negli anni venti frodò gli investitori di circa $6 milioni di dollari, promettendo un ritorno del 400% sui buoni postali. Quando alla fine non poté più pagare, la frode gli costò dieci anni di prigione. E' probabile che anche Bernie Madoff segua la stessa strada. (2)
Dopo questa nuova avventura, concludiamo con Sarkar: "per il benessere dei cittadini è necessario chiudere le Borse a livello mondiale".
1. Liberamente tratto da:
www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=11919 di Michel Chossudovsky
2. Parziale traduzione da:
www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=11600 di Ellen Brown