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Home > Lettere > L'occasione d'oro sprecata da Veltroni
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L'occasione d'oro sprecata da Veltroni

Ho voluto aspettare un po' prima di metter giù queste brevi osservazioni.

Ho così avuto la conferma di sempre: per eseguire l'autopsia al cadavere del governo di centro sinistra sono stati chiamati vari ed eccellenti esperti, commentatori politici, analisti, sondaggisti, sociologi, mancano finora i neuropsichiatri. Dove ha sbagliato il centro sinistra, cosa non ha capito il centro sinistra che invece ha capito il PDL e la LEGA? Perché ha perso in tutto il Nord, ma è andata peggio nel Sud. Le indicazioni e le spiegazioni che vengono fornite sono tra le più stravaganti, le più avulse dalla realtà, dalla percezione vera, concreta della gente comune. Tutta.

Chi scrive queste note non lo fa con il senno del poi, ma appartiene a quella sparutissima cerchia di persone di comune buon senso e di discreta capacità di osservazione e di analisi e che, in virtu' di ciò, aveva previsto e preannunciato qualche mese dopo l'insediamento del Governo Prodi cosa sarebbe esattamente avvenuto, dopo il varo delle misure contenute nella Finanziaria 2007 e nei decreti collegati Visco-Bersani. Solo che ai comuni mortali come me e tante altre persone di buon senso comune non è data la possibilità di salire sulla girandola senza sosta cui sono ammessi nelle TV dei padroni e nei salotti di quella di Stato, compresi quelli dei pseudo progressisti alla Santoro o alla Floris, all'Annunziata etc., dove sono ammessi sempre gli eterni personaggi che compiono sforzi sovrumani per un bla bla infinito per affermare il nulla o il tutto e il contrario di tutto, cioè sempre il nulla.

Il disastro, che si potrebbe anche definire melodramma, della cosiddetta sinistra era un disastro annunciato.

In un breve saggio che ho pubblicato a Gennaio 2007 e che ho messo in rete, nella parte introduttiva ho esaminato tutte le misure contenute in Finanziaria e nei decreti collegati di Visco e Bersani.

Reintroduzione elenco clienti fornitori, tracciabilità pagamenti somme insignificanti, abolizione tariffe professionali, elusione (inventata) nei contratti di fitto d'azienda, esclusione dagli ammortamenti delle aziende del valore che sta sotto gli edifici, misure contro i tassisti, i distributori di carburanti, tentativo di introdurre tassa di soggiorno, ulteriori complicazioni con una serie di adempimenti in un sistema fiscale caratterizzato da una giungla normativa inestricabile, inasprimento cervellotico degli studi di settore per far pagare di piu' a tutti i miserabili delle partite IVA, non certamente ai grandi evasori, etc, etc.

La mia prima annotazione, in fase introduttiva, era del seguente tenore: "bisogna possedere una buona dose di masochismo per inimicarsi vaste categorie, che rappresentano, con le relative famiglie, milioni di voti ... per varare norme che hanno così scarsa importanza ed incisività ai fini del gettito ma che sono di una odiosità insopportabile, degna di una insipienza quasi inspiegabile".

Signori dei salotti televisivi, non c'è bisogno di neuropsichiatri per spiegare la disfatta.

La spiegazione è molto piu' semplice di quel che non si creda. I governanti del c.d. centro sinistra hanno fatto arrabbiare in primissima battuta milioni di cittadini comuni senza mai varare una misura che colpisse le varie caste. Perché, il paradosso sta nel fatto che le misure da loro adottate non sono da respingere a priori, ma neanche a prescindere dalla necessità che prima devi dare segnali forti e rassicuranti circa il fatto che vengano chiamati a contribuire coloro che finora hanno intascato i benefici.

Nella parte centrale del mio saggio ho cercato di dimostrare, oltre al disastro autentico dell'impianto fiscale, la genesi e lo sviluppo del Debito Pubblico e chi sono stati i beneficiari. Credo di esserci pienamente riuscito, poiché da qualche settimana è arrivata la piu' autorevole conferma che potessi aspettarmi. Il Bollettino della Banca d'Italia ha certificato ufficialmente che il 10% dei cittadini di questa Nazione possiede il 50% della ricchezza nazionale. E la conclusione ultima del mio saggio chiedeva a Prodi e compagni di fare una scelta di campo ben precisa: scontentare e fare arrabbiare quel 10% oppure il restante 90%?. Hanno scelto la seconda, per la quale avvertivo che, in tal caso, il Caimano rimaneva in agguato, con l'unico scopo di conquistare e mantenere il potere, ben disposto a dichiarare ed impegnarsi, strumentalmente e demagogicamente, per una riduzione delle tasse e per la dispensa di benefici a tutti!

E qui si richiederebbe l'intervento di psicologi e neuropsichiatri. Lasciamo da parte Visco, infausto autore di una imposta quale l'IRAP, per cui non dovrebbe neanche passare piu' da Via XX Settembre, ma Bersani, Veltroni e compagni (ai quali è stata sottoposta la questione) è mai concepibile che potessero pensare che 1000 o 10000 tassisti o benzinai in piu' potevano rappresentare la soluzione per milioni di lavoratori e di famiglie ai quali cominciano a mancare i beni primari? State affannosamente cercando una risposta alla disfatta. Sono quei milioni di cittadini arrabbiati neri, residenti da Bolzano a Canicattì, che non avendo avuto risposta da coloro che l'attendevano, hanno pensato (malissimo finché si vuole) che un incantatore di serpenti fosse la loro soluzione.

In tutti Paesi del Mondo, in tutte le epoche storiche, allorquando ci si è trovati di fronte ad un debito pubblico come quello italiano, si è fatto ricorso a misure di finanza straordinaria.

Se a quel 10% di straricchi fosse stato spiegato che per il bene della Patria era necessario, indispensabile ed ineluttabile un loro sacrificio pari, poniamo in 3 anni, ad un 20% della loro ricchezza, si sarebbe ottenuto un gettito straordinario all'incirca di 174 mld di ?., sufficienti per oltre 4-5 anni ad evitare il ricorso a finanziarie di lacrime e sangue sulla pelle dei diseredati, ad avviare una autentica politica di sviluppo ed occupazione.

Non averlo proposto, caro Walter, ha significato un bellissimo regalo al Caimano, che incassa e ringrazia. Il pranzo è servito. Al prossimo giro!

2008-05-20 Francesco Calvano

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