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La democrazia incompiuta
Nei Paesi occidentali e nella maggior parte dei Paesi del mondo la parola Democrazia è sinonimo di libertà e progresso. Le istituzioni dello Stato e quelle private, i partiti politici, le organizzazioni sociali considerano il raggiungimento della democrazia politica come panacea di tutti i problemi umani.
In tutte le società cosiddette democratiche è applicato il sistema elettivo a suffragio universale che garantisce l'elezione diretta dei parlamenti e dei governi. C'è una larga rappresentanza politica di differenti partiti eppure, contemporaneamente, nelle società democraticamente più avanzate esistono delle grosse contraddizioni sociali e delle forti disparità economiche.
Bisogna ammettere che la democrazia politica ha dato un contributo allo sviluppo e all'emancipazione ed è attualmente senz'altro il sistema che garantisce le maggiori libertà. Nonostante questo, nelle nostre società è rimasto qualcosa di incompiuto, esiste un malcontento sociale generalizzato, che rende la maggior parte delle persone insoddisfatte ed insicure, schive al potere politico e alla partecipazione collettiva. Questo fenomeno di poca fiducia nelle Istituzioni Politiche e nello Stato è ampiamente diffuso in tutte le società che in vario modo applicano sistemi democratici: in Italia o in Russia, in Germania o in Giappone, in USA o in Argentina, in India o in Francia.
In Italia passiamo continuamente da un governo all'altro, dalle continue modifiche costituzionali alle tangenti ai conflitti d'interesse ed altri fenomeni di corruzione politica. Ma per le persone, in termini di benessere sociale, non cambia mai niente. Non è un'eresia interpretare le contraddizioni dei sistemi democratici attuali come processi incompiuti, non finiti, in quanto non garantiscono a tutti l'accesso alle libertà sociali ed economiche.
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2006-08-30 Dante Nicola Faraoni
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